lunedì 17 maggio 2010

Günther Prien



Voglio cominciare questo excursus,sulla seconda guerra mondiale,approfondendo la figura di uno dei dieci migliori assi degli U-boot della Kriegsmarine:Günther Prien.Nacque ad Osterfeld,in Sassonia,il 16 gennaio 1908 ed intraprese la vita di mare fin da giovane;nel 1925 sopravvisse al naufrago dell'Hamburg lungo le coste irlandesi. Ottenuto il brevetto di ufficiale della marina mercantile, fu però costretto ad abbandonare il servizio a causa della situazione disastrosa della marina tedesca a causa della Grande Depressione. Nel 1933 entrò nella Reichsmarine, servendo inizialmente sull'incrociatore leggero Königsberg, prima di essere trasferito agli U-boot nell'ottobre del 1935, venendo promosso nello stesso anno Leutnant zur See (Guardiamarina), e Oberleutnant zur See (sottotenente di vascello) nel 1937.Nominato comandante di uno dei nuovi sottomarini Tipo VIIB, l'U-47, il 17 dicembre 1938, il 1º febbraio dell'anno successivo venne ulteriormente promosso Kapitänleutnant (tenente di vascello).Sotto il suo comando il sottomarino U-47 affondò più di 30 navi alleate per più di 200 000 tonnellate.Il 4 settembre del 1938, il sommergibile tedesco U-47, al comando del tenente di vascello Prien, affonda in posizione 45° 29' N - 9° 45' W il piccolo cargo inglese Bosnia. Lo stesso sommergibile, il giorno successivo, affonda nella stessa zona la nave Rio Claro, e il giorno dopo un terzo, il Gartavon.La sua impresa più importante fu ,comunque,l'affondamento della nave da battaglia britannica HMS Royal Oak ancorata a Scapa Flow.La notte fra il 13 e il 14 ottobre del 1939, Gunter Prien al comando dell’U-47 riesce a penetrare nella base navale britannica, eludendo le difese nemiche.

L’azione ha inizio la sera, in assenza di luna, ma col favore dell’aurora boreale. Fino a quel momento l’equipaggio non è stato informato sugli obiettivi della missione. Dopo una lunga manovra, Prien riesce a oltrepassare la barriera costituita dalle navi affondate in prossimità del passaggio, ed entra in porto alle 0:27, trovandosi di fronte due navi corazzate e vari cacciatorpediniere inglesi. Il nucleo principale della marina britannica si è già spostato verso la costa occidentale della Scozia, ma in porto resta, fra le altre, una delle più prestigiose unità della marina britannica, la Royal Oak, che nel 1916 aveva partecipato alla battaglia dello Jutland. Si tratta di una corazzata della lunghezza di 187 metri, con un dislocamento di 29 150 tonnellate.

Alle 0:59, l’U-47 lancia una prima scarica di quattro siluri, che non ha successo: uno non parte, gli altri tre mancano il bersaglio. Dopo una manovra, un ulteriore tentativo con il siluro principale va a vuoto. La Royal Oak è soltanto scossa da un forte urto; a bordo si pensa a un’esplosione interna. Intanto, Prien ordina di caricare i siluri di riserva. Terminata la lunga operazione, che avviene in superficie in mezzo alla baia silenziosa, alle 1:27 parte la seconda scarica, che centra in pieno l’obiettivo: la Royal Oak, sventrata, si rovescia su un fianco e affonda nel giro di appena un quarto d’ora, trascinando con sé tutti gli 833 membri dell’equipaggio.

Per i tedeschi si tratta ora di sottrarsi alla reazione delle altre unità britanniche. A tutta velocità, I’U-47 percorre la via del ritorno tenendosi lungo costa per non essere localizzato, e riesce così a sfuggire ai cacciatorpediniere nemici e a varcare indenne il passaggio. Tre giorni dopo giunge alla base di Wilhelshaven. Insignito della Croce di Cavaliere della Croce di Ferro, divenne il primo membro della Kriegsmarine a ricevere questa alta onorificenza, venendo inoltre soprannominato Der Stier von Scapa Flow (Il toro di Scapa Flow): questo emblema venne verniciato sulla torretta esterna dell'U-47, e divenne l'emblema dell'intera 7ª flottiglia di U-Boot.

Ritornato in mare, Prien continuò a perlustrare l'Atlantico e ad affondare le navi mercantili alleate, venendo decorato, per i suoi successi, con le fronde di quercia della Croce di Cavaliere, nel 1940. Morì, insieme a tutto l'equipaggio dell'U-47 l'8 marzo del 1941, poco dopo essere stato promosso Korvettenkapitän in seguito all’affondamento da parte del cacciatorpediniere britannico Wolverine in acque Islandesi.Sebbene fosse rimasto in mare per meno di due anni, Prien realizzò il record di affondamenti durante la Seconda guerra mondiale: in 238 giorni trascorsi in mare, affondò 30 navi nemiche per un tonnellaggio complessivo di 193 808 t. Va rimarcato che l'ammiraglio Karl Donitz, in un raro momento di commozione disse che Prien «era tutto ciò che un uomo doveva essere: una grande personalità, piena d'impegno, energia e gioia di vivere, totalmente dedito al dovere».

Nel collegamento seguente è visionabile un cinegiornale tedesco dedicato al trionfale rientro in patria di Günther Priem dopo l’impresa di Scapa Flow: Filmato


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